Il testo del Ddl. di bilancio 2022 approvato dal Senato, che oggi verrà discusso in Aula alla Camera, conferma la proroga generalizzata al 31 dicembre 2024 dei termini finali delle finestre temporali agevolate dei bonus edilizi già vigenti.
I bonus edilizi vigenti, per i quali viene disposta la proroga sino al 31 dicembre 2024, sono:
– la detrazione IRPEF del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cui all’art. 16-bis del TUIR;
– il sismabonus, di cui ai commi 1-bis e ss. dell’art. 16 del DL 63/2013, con riguardo a tutte le tipologie di detrazioni per interventi (50%, 70-80% e 75-85%) ed anche del c.d. “sismabonus acquisti” spettante agli acquirenti degli immobili di cui al comma 1-septies;
– il bonus mobili, di cui all’art. 16 comma 2 del DL 63/2013 (ma con un limite di spesa che scende da 16.000 a 10.000 euro);
– l’ecobonus, di cui all’art. 14 del DL 63/2013, con riguardo sia alle detrazioni 50-65%, sia alle detrazioni 70-75% del c.d. “ecobonus parti comuni”, ivi comprese le detrazioni 80-85% previste dal comma 2-quater1, laddove, sempre per gli interventi relativi alle parti comuni dell’edificio, si preferisca applicare congiuntamente, anziché separatamente, l’ecobonus e il sismabonus;
– il bonus verde, di cui all’art. 1 commi 12-15 della L. 205/2017.
Restano fuori dalla proroga “generalizzata” al 31 dicembre 2024 soltanto:
– il superbonus;
– il bonus facciate;
– il bonus colonnine di ricarica dei veicoli elettrici.