Cosa devi fare se come ingegnere vuoi aprire Partita Iva? Per cominciare, devi iscriverti all’Albo professionale della tua categoria, altrimenti non puoi svolgere l’attività di ingegnere.
Il passo successivo consiste nell’aprire la tua posizione contributiva: dovrai trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12 e ti dovrai iscrivere ad Inarcassa, ossia la Cassa di previdenza dedicata agli ingegneri. Puoi non iscriverti all’Inail a condizione che tu lavori in piena autonomia (cioè senza lavoratori, collaboratori o stagisti alle tue dipendenze).
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Regime forfettario:
Grazie alle numerose agevolazioni e ai vantaggi che il Forfettario offre ai contribuenti, lo si definisce appunto “agevolato”, tanto da risultare il più conveniente tra tutti i Regimi.
In sintesi, se adotti il Forfettario:
- paghi solamente l’imposta sostitutiva la quale, come suggerisce il nome, sostituisce tutte le imposte applicate in Semplificato (Irpef, Irap, ecc.);
- le spese che sostieni vengono determinate forfettariamente: questo vuol dire che il reddito su cui si calcola l’imposta non viene determinato attraverso la sottrazione ricavi meno costi (come in Semplificato), ma applicando il coefficiente di redditività ai ricavi;
- non applichi l’Iva sulle tue fatture da ingegnere, ma per quelle con importi superiori ai 77,47 euro verserai 2 euro di imposta di bollo;
- puoi richiedere che non venga applicata la ritenuta d’acconto del 20% sui tuoi compensi;
- non sei obbligato alla fatturazione elettronica, se non nei confronti della Pubblica Amministrazione;
- non devi inviare lo Spesometro.
Per aderire al Forfettario e beneficiare di queste semplificazioni devi rispettare determinati requisiti, primo tra tutti quello che impone di conseguire al massimo 65.000 di ricavi annuali.
Quindi se adotti il Forfettario e vuoi continuare ad utilizzarlo anche negli anni successivi, devi restare al di sotto del tetto massimo di 65.000 euro di compensi.
Imposta al 5%: nuove aperture attività
Il Forfettario permette alle nuove attività di avere un’aliquota di imposta ancora più bassa rispetto a quella standard del 15%. Infatti, chi apre una nuova attività con Partita Iva individuale e decide di adottare questo Regime fiscale, può applicare l’aliquota ridotta al 5%.
In realtà, anche se hai già aperto Partita Iva puoi usufruire dell’agevolazione al 5%, ma solo se rispetti questi limiti:
- Sei ancora nel quinquennio di apertura dell’attività;
- Se rilevi un’attività già avviata da un altro soggetto, devi verificare che egli nell’anno precedente abbia rispettato i limiti per poter accedere al Forfettario;
- Non puoi semplicemente proseguire un’attività svolta in precedenza, anche se come lavoratore dipendente o impresa familiare;
- Nei tre anni precedenti all’apertura della tua Partita Iva, non hai svolto attività d’impresa né in forma associata o familiare.
Tasse da pagare nell’anno in Forfettario per una Partita Iva per ingegneri
Quali tasse devo pagare aderendo al Regime forfettario con la mia Partita Iva da ingegnere? Durante l’anno dovrai versare:
- L’imposta sostitutiva con aliquota pari al 15% (o al 5%);
- I contributi previdenziali obbligatori ad Inarcassa.
Esempio tasse da pagare in Regime forfettario:
Ricavi: € 58.000
Coefficiente di redditività: 78%
Reddito: € 45.240 (58.000 x 78%)
Imposta sostitutiva del 15%: € 6.786 (45.240 x 15%)
N.B: per semplicità non abbiamo dedotto dal reddito imponibile lordo i contributi previdenziali versati durante l’anno.
Per quanto riguarda i contributi obbligatori, dovrai fare riferimento alle indicazioni fornite da Inarcassa. In breve, dovrai versare i contributi:
- soggettivo, con aliquota del 14,5% e una quota contributiva minima pari a 2.340 euro all’anno;
- di maternità/paternità, da versare in due rate il 30 giugno e il 30 settembre di ogni anno;
- integrativo;
- facoltativo, è una contribuzione volontaria e non obbligatoria che offre la possibilità di incrementare l’ammontare pensionistico
Scadenze acconti e saldo ingegneri in Regime forfettario
Quando devo pagare l’imposta sostitutiva e i contributi previdenziali obbligatori?
Entro il 30 Giugno dovrai versare:
- il saldo dell’imposta sostitutiva relativa all’esercizio precedente;
- il primo acconto (il cui saldo verrà versato l’anno successivo) pari al 40% dell’imposta sostitutiva.
Hai la possibilità di rateizzare questi due importi per un massimo di 6 rate, di cui l’ultima entro il 16 Novembre.
Entro il 30 Novembre devi invece versare il secondo acconto (60%) dell’imposta sostitutiva.
Per quanto concerne i contributi previdenziali obbligatori, devi rispettare la disciplina di Inarcassa.