La Fatturazione Elettronica: Un Trampolino per la Digitalizzazione delle Imprese e la Realizzazione del Mercato Unico Digitale Europeo

La direttiva 2014/55/UE dell’Unione Europea, applicata alle amministrazioni locali da tre anni, si è rivelata un fattore cruciale per la digitalizzazione delle imprese e la realizzazione di un mercato digitale unificato. Questo è emerso dalla relazione COM(2024) 72, presentata dalla Commissione Europea al Parlamento e al Consiglio il 19 febbraio.

Questa direttiva, focalizzata sugli appalti pubblici, ha mostrato notevoli benefici in termini di armonizzazione e potenziale di adozione a livello globale. La Commissione Europea, esaminando gli impatti sul mercato interno, ha rilevato miglioramenti significativi nella diffusione della fatturazione elettronica. Questo esame è stato condotto attraverso un’ampia raccolta di dati, studi e consultazioni con vari stakeholder.

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Senza controlli a rischio il bilancio 2023 delle srl

L’assenza delle prescritte relazioni del revisore o dell’organo di controllo rende «invalido» il bilancio

Nelle srl (e nelle cooperative) la nomina dell’organo di controllo o del revisore legale sulla base dei nuovi parametri dimensionali di cui all’art. 2477 comma 2 lett. c) c.c. avrebbe dovuto essere effettuata entro la data di approvazione dei bilanci relativi all’esercizio 2022, sulla base dei dati risultanti dai bilanci relativi agli esercizi 2021 e 2022, pena un intervento sostitutivo del Tribunale chiamato in causa dai Conservatori dei Registri delle imprese ex art. 2477 comma 5 c.c.

A fronte di numerose srl inadempienti rispetto a tale obbligo, i Conservatori dei Registri delle imprese hanno iniziato ad attivarsi – da quanto ci consta – solo a partire dalla fine del 2023.
In particolare, prima di comunicare la mancata nomina al Tribunale, stanno inviando una lettera di sollecito. Solo a séguito della mancata nomina da parte delle assemblee societarie anche successivamente al sollecito, i Conservatori provvederanno a segnalare il tutto ai competenti Tribunali.

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Proroga annunciata per la comunicazione di opzione per sconto o cessione dei crediti edilizi

In un contesto di costante evoluzione normativa nel settore edilizio, è emersa una notizia rilevante per i professionisti e le imprese del settore: la proroga per la comunicazione di opzione per la cessione del credito o per lo sconto sul corrispettivo, secondo quanto stabilito dall’art. 121 del DL 34/2020. Questa proroga, attualmente in attesa di ufficializzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, è una risposta diretta alle esigenze di chiarezza e flessibilità espresse dal settore.

La comunicazione di opzione è un passaggio chiave per le imprese che hanno effettuato interventi edilizi nel 2023 e intendono beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa. Originariamente fissata per il 16 marzo, questa scadenza ha creato non poche difficoltà per le aziende, sia in termini di comprensione della normativa, che è stata soggetta a diverse modifiche, sia per la ricerca di potenziali acquirenti dei crediti d’imposta, complicata dalle misure anti-frode recentemente introdotte.

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Contributi previdenziali ridotti nel regime forfetario: Dubbi per le nuove attività

La Legge 190/2014, agli articoli 1, commi 76-84, introduce un’agevolazione contributiva per gli imprenditori che operano nel regime forfetario. Questa agevolazione consiste in una riduzione del 35% della contribuzione dovuta alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti dell’INPS, sia sul reddito minimale che su quello eccedente.

Secondo l’art. 2, comma 29, della Legge 335/95, in relazione alla Gestione separata INPS (art. 1, comma 77, della Legge 190/2014), tale agevolazione prevede l’accredito di tutti i contributi mensili per ciascun anno solare per coloro che versano un contributo non inferiore a quello calcolato sul minimale di reddito previsto per le Gestioni INPS degli artigiani e dei commercianti (per il 2024, pari a 18.415 euro).

Se il versamento complessivo è inferiore all’importo ordinario della contribuzione dovuta sul minimale di reddito, viene accreditato un numero di mesi proporzionale a quanto versato. Tuttavia, l’adesione a questa riduzione contributiva deve essere valutata attentamente per gli eventuali effetti negativi sulla maturazione dei requisiti e sulla misura del trattamento pensionistico futuro.

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Le Sfide Fiscali nell’E-commerce

L’e-commerce, con la sua rapida espansione globale, presenta sfide fiscali uniche e complesse. Questo articolo affronta queste sfide, fornendo insight su come le aziende possono navigare efficacemente in questo panorama.

  1. Diversità Normativa: Le aziende devono gestire normative fiscali diverse e spesso complesse in ogni mercato in cui operano. Questo richiede una comprensione profonda delle leggi locali e internazionali, incluse le norme sull’IVA e sulle tasse sulle vendite.
  2. Sistemi Contabili Sofisticati: Per gestire transazioni in diverse valute e conformarsi a normative fiscali variegate, è cruciale implementare sistemi contabili avanzati. Questi sistemi devono essere in grado di elaborare, tracciare e segnalare accuratamente le transazioni, facilitando la conformità fiscale.
  3. Consulenza Esperta: La consulenza da parte di esperti in fiscalità internazionale è essenziale. Possono fornire strategie su come strutturare operazioni internazionali, massimizzando l’efficienza fiscale e minimizzando i rischi.
  4. Conformità e Ottimizzazione Fiscale: Una gestione fiscale efficace non è solo una questione di conformità, ma anche di ottimizzazione. Le aziende devono sfruttare le opportunità legali di minimizzare il carico fiscale, sfruttando detrazioni e crediti d’imposta.
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Nuovo tasso di interesse di mora annunciato dal ministero delle finanze per il primo semestre 2024

Il Ministero delle Finanze ha recentemente pubblicato un aggiornamento cruciale per le imprese e i professionisti, riguardante il tasso di interesse applicabile ai ritardi nei pagamenti nelle transazioni commerciali per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2024.

Il tasso di interesse è stato fissato al 4,5%, a cui va aggiunta una maggiorazione fissa del 8%, portando il tasso complessivo al 12,5%. Questa informazione è essenziale per i professionisti e le imprese che operano in transazioni commerciali, poiché gli interessi moratori rappresentano una componente significativa nelle operazioni commerciali in caso di ritardi nei pagamenti.

Questi tassi si applicano alle obbligazioni pecuniarie, anche se non esplicitamente pattuite tra le parti, in accordo all’art. 1224 c.c. e alle norme del d.lgs. 231/2002. È importante notare che le disposizioni del d.lgs. 231/2002 si applicano ai contratti tra imprese (inclusi i liberi professionisti) e tra imprese e pubbliche amministrazioni, riguardando principalmente la consegna di merci o la prestazione di servizi.

Tuttavia, le norme escludono specifiche situazioni, come i debiti in procedure concorsuali o i pagamenti effettuati a titolo di risarcimento del danno.

Questa aggiornamento è fondamentale per chi opera nel settore commerciale, offrendo una chiara linea guida per la gestione dei ritardi di pagamento e per la salvaguardia dei propri interessi economici.

Rimborso delle Spese Professionali: Una Guida Completa da AG Advisory

Nel mondo delle consulenze professionali, la gestione delle spese è un aspetto cruciale. Che si tratti di spese anticipate o di rimborso spese, AG Advisory offre una panoramica completa per navigare con sicurezza in questo ambito.

Spese Anticipate e Rimborsi: Una Panoramica Quando un professionista sostiene spese per conto del proprio lavoro, solitamente queste vengono rimborsate dal cliente. Le modalità possono variare: il professionista può pagare le spese e successivamente chiedere un rimborso, oppure il cliente può coprire direttamente le spese.

Come Gestire le Spese Professionali Nella gestione delle spese professionali, è essenziale considerare vari aspetti:

  1. Spese Sostenute dal Professionista: In questo caso, il professionista paga le spese di viaggio, alloggio e ristorazione, poi emette una fattura al cliente includendo queste spese.Esempio: Un consulente legale fattura 900 euro per una consulenza. Per questo incarico, sostiene spese di trasferta pari a 120 euro per alloggio e 100 euro per pasti. La fattura finale sarà di 1.120 euro, con le spese soggette a ritenuta d’acconto, contribuzione previdenziale e IVA.
  2. Spese Prepagate dal Cliente: In questo scenario, le spese non rappresentano un compenso per il professionista e non vanno indicate nella fattura.
  3. Spese Sostenute in Nome e per Conto del Cliente: Queste spese, come tasse e diritti, non costituiscono un compenso per il professionista e, se riportate in fattura, non sono soggette a IVA né a ritenuta d’acconto.
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Servizi Professionali di Sviluppo Business Plan e Company Profile per il Successo Aziendale

Siamo lieti di presentare il nostro servizio professionale dedicato alla creazione di Business Plan dettagliati e Company Profile distintivi, fondamentali per la presentazione della vostra azienda agli istituti di credito.

Business Plan Personalizzati: Un business plan non è soltanto un documento, ma una mappa strategica che delineia il percorso di crescita della vostra impresa. Il nostro team di esperti, con un approccio meticoloso e basato sull’evidenza, collabora con voi per sviluppare piani aziendali che riflettano non solo l’unicità della vostra impresa, ma anche la sua solidità finanziaria e il potenziale di crescita a lungo termine.

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Costi auto: la disciplina fiscale IVA e imposte dirette

La disciplina legata alla deduzione dei costi auto per imprese, professionisti e agenti e rappresentanti. La detrazione IVA e la disciplina IRAP dei costi auto.

Le spese legate ai costi auto sostenute nell’esercizio di impresa o nell’esercizio di arte o professione sono deducibili ai fini delle imposte dirette secondo quanto disposto dall’articolo 164 del DPR n. 917/86. Per la detrazione dell’Iva, i limiti sono previsti dall’articolo 19-bis 1) del DPR n. 633/72. Di seguito la nostra guida.

In questo contributo andremo ad analizzare la disciplina riguardante la deducibilità dei costi auto sostenuti da imprese e professionisti ai fini della determinazione delle imposte dirette (articolo 164 del DPR n. 917/86), e verificheremo quando prevede la normativa attuale per quanto riguarda la detraibilità dell’Iva (articolo 19-bis 1) del DPR n. 633/72).

Se sei un impresa o un professionista in questo contributo scoprirai come dedurre correttamente il costo relativo agli autoveicoli. Tutte le informazioni utili per conoscere la possibilità di dedurre i costi sostenuti durante l’anno per il tuo autoveicolo nella nostra guida che trovi di seguito.

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Aprire Partita IVA

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai intenzione di aprire Partita IVA nel breve termine.

Magari svolgi già un’attività, anche se ancora in modo occasionale, e vorresti trasformarla in un lavoro continuativo, oppure l’azienda con cui collabori ti ha chiesto di instaurare un rapporto a lungo termine. O, ancora, hai terminato il tuo percorso di studi, hai superato l’esame di abilitazione e, adesso, vorresti iniziare ad esercitare la tua professione di Avvocato, Medico, Psicologo, Ingegnere, ecc., iscrivendoti regolarmente all’Albo nella tua provincia.

Insomma, come vi sono tanti motivi per aprire Partita IVA, è anche normale avere tante preoccupazioni a riguardo. Quanto pagherò di tasse? Riuscirò a far fronte a tutte le spese? Quanto costa aprire Partita IVA?

Se ti stai ponendo simili domande, questo articolo fa esattamente al caso tuo: ti spiegheremo come aprire Partita IVA, quali sono le spese da sostenere e a quanto ammontano le imposte e i contributi previdenziali.

Niente paura, dunque, perché entrare nel mondo del lavoro autonomo è molto più facile del previsto!

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